Sempre più spesso nella nostra pratica quotidiana capita di dover estrarre dei denti che risultano completamente avvolti da infezioni ossee che ne minano la stabilità ed il supporto nell’alveolo. Questo è dovuto all’enorme crescita delle tecniche conservative ed endodontiche che consentono di preservare a lungo anche elementi con poca sostanza dentale per cui le estrazioni si rendono necessarie soprattutto su elementi che perdono il loro supporto parodontale a causa appunto di eventi infettivi. Molto spesso però queste infezioni causano delle lesioni ossee abbastanza estese che necessitano di un vero e proprio atto chirurgico per essere rimosse e di conseguenza lasciano un vuoto che deve essere colmato per ripristinare la corretta anatomia e consentire in futuro la sostituzione dell’elemento perduto con un impianto.
Ed è proprio questa la domanda che spesso ci sentiamo porre: si può mettere l’impianto in quella zona dove è stata fatta la ricostruzione? La risposta è certamente si….. L’importante è aspettare il giusto tempo affinchè il sostituto osseo utilizzato per la rigenerazione abbia la consistenza corretta per ricevere un impianto. Questo tempo può ragionevolmente aggirarsi intorno ai sei mesi con oscillazioni temporali influenzate dalla ampiezza della lesione, dalla collocazione nel mascellare superiore o sulla mandibola e dal tipo di materiale utilizzato per la rigenerazione che può richiedere tempi leggermente più lunghi della media. Una volta che l’impianto è stato inserito le procedure ed i tempi non subiscono alcun tipo di variazione rispetto ad un lavoro di implantoprotesi eseguito su un osso naturale.
E’ bene fare chiarezza su questo punto in quanto essendo l’implantologia una pratica sempre più utilizzata nel quotidiano,ci confrontiamo con la necessità di avere il corretto supporto osseo per procedere alla riabilitazione, con la conseguenza di un forte impulso nella ricerca di materiali e tecniche che portino all’aumento dei volumi ossei e alla rigenerazione di osso andato perduto a causa di processi infettivi o degenerativi.

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